Il patrimonio storico-artistico di proprietà ecclesiastica viene tutelato e valorizzato, tenendo conto anche della collaborazione tra la Chiesa e la pubblica amministrazione nel rispetto dell’accordo di revisione del Concordato firmato nel 1984 e dell’Intesa per i beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche del 2005.
I soggetti responsabili del patrimonio e del suo uso sono in primo luogo l’Ordinario diocesano e i suoi delegati, nonché i responsabili pro-tempore degli enti ecclesiastici proprietari (legali rappresentanti). La verifica dell’applicazione della disciplina circa l’uso e la tutela dei beni culturali ecclesiastici è compito primario dell’Ordinario e degli uffici competenti della curia vescovile, che potranno far valere i loro diritti anche in sede legale.
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I soggetti responsabili del patrimonio e del suo uso sono in primo luogo l’Ordinario diocesano e i suoi delegati, nonché i responsabili pro-tempore degli enti ecclesiastici proprietari (legali rappresentanti). La verifica dell’applicazione della disciplina circa l’uso e la tutela dei beni culturali ecclesiastici è compito primario dell’Ordinario e degli uffici competenti della curia vescovile, che potranno far valere i loro diritti anche in sede legale.
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