Omelia per la festa della Dedicazione della Cattedrale e conferimento dei Ministeri

San Miniato, chiesa Cattedrale, 12 maggio 2017
12-05-2017

 

Canti, luci, colori, candele accese, solennità, Parola proclamata, conferimento di ministeri… Tutto questa sera parla di festa, di gioia, di comunità, di Pasqua.

Celebriamo la dedicazione della nostra Cattedrale. E’ festa che ci porta al cuore della vita diocesana e ci aiuta a scoprire il dono di essere Chiesa, di essere chiamati dal Signore, convocati da Lui a seguirlo e a celebrare la sua presenza tra noi. Celebriamo la festa di un edificio, di questa Cattedrale: questo significa celebrare la presenza del Signore in mezzo a noi e la sua opera di bene.

Ringrazio particolarmente la presenza dei cori parrocchiali. Il canto e le voci diverse che si uniscono rappresentano bene la Chiesa, una comunità resa viva da volti e voci diverse che, camminando insieme, come il coro, ci regalano armonia e bellezza.

Siamo anche alla vigilia del 13 maggio, nel centesimo anniversario, quest’anno, delle apparizioni della Madonna a Fatima. Ci sentiamo in comunione con papa Francesco che è in questo momento pellegrino in quel santuario mariano. Vorrei vivere questa nostra celebrazione anche come l’occasione per l’affidamento di tutta la nostra Chiesa, la nostra diocesi a Maria. Lo vogliamo fare con la nostra preghiera, in particolare con quei canti che si rivolgeranno a Lei, la Madonna.

In questa festa di Chiesa vivremo anche il conferimento di alcuni ministeri: l’accolitato a Federico, in cammino verso il presbiterato e il lettorato a tre uomini in cammino verso il diaconato permanente.
 

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