Omelia della Notte di Natale 2006

27-12-2006

Chi ha paura del Natale, carissimi fratelli e sorelle?
Chi ha così paura da volerne nascondere le caratteristiche,
da camuffarne i connotati, trasformandolo,
o meglio riportandolo a quello che fu per secoli e secoli,
e cioè una semplice festa d’inizio dell’inverno,
una festa per il divertimento –
oppure, come oggi magari si usa dire,
una festa dell’amicizia, fatta di buoni e un po’ artificiali sentimenti,
in cui, almeno per un giorno, è d’obbligo volersi bene?

Di fronte a certe esclusioni,
a certi silenzi, a certe rimozioni o sostituzioni,
vien da pensare che deve far proprio paura il Natale.

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