In occasione della rinuncia al ministero pertrino di Papa Benedetto XVI

La rinuncia di Papa Benedetto XVI al ministero petrino ci ha procurato un profondo dolore. Personalmente avrei desiderato che il suo luminoso servizio apostolico fosse andato avanti ancora per molto, tanto è stata grande la ricchezza del suo Magistero, la testimonianza cristiana e la lungimiranza profetica di quest’umile operaio nella vigna del Signore. Il peso degli anni e il senso di responsabilità davanti a Dio e alla Chiesa hanno motivato la sua scelta, che accogliamo con rispetto e amore. A lui dobbiamo gratitudine. In questi anni, senza paura di andare contro corrente, con la mitezza del Vangelo e quasi prendendoci per mano, ci ha condotti ad incontrare nuovamente Gesù Cristo vivo e vero e a ricomprendere l’essenziale bellezza della fede che non ostacola la ragione e la libertà dell’uomo, ma le apre ad orizzonti di grandezza. Ci ha fatto capire meglio quale sia il compito della Chiesa nel mondo e come sia necessaria una profonda purificazione di tutti i suoi membri, perché solo la santità testimonia la verità del Vangelo; ci ha insegnato infine a dialogare con gli uomini di oggi, le loro culture e religioni, con sincerità, nel rispetto della Verità e della coscienza di ognuno.


La sua decisione ci ha procurato nell’immediato un senso di abbandono, ma subito ci ha fatto anche riscoprire che Capo della Chiesa è solo il Signore Gesù e lo Spirito Santo ne è la guida lungo i secoli, mentre tutti noi, dal Papa all’ultimo dei fedeli, siamo solo strumenti e ‘servi inutili’, secondo l’espressione evangelica. Il gesto del Santo Padre ci ha riportati all’essenziale e lo ringraziamo anche per questo.  Seppur con un po’ di amarezza, accettiamo senza riserve la sua decisione, certi che abbia adempiuto in questo modo alla volontà di Dio. Siamo sicuri che il Signore farà fruttificare al meglio per la Chiesa e per il mondo, la testimonianza personale e il magistero di questo grandissimo e umilissimo suo servitore.


A tutta intera la Diocesi chiedo di accompagnare nella preghiera il Papa Benedetto nella sua nuova condizione, perché viva sereno e confortato dalla misericordia di Dio. Abbiamo ancora bisogno della sua preghiera e della sua vicinanza e noi vogliamo portarlo sempre nel cuore, soprattutto facendo tesoro dei suoi insegnamenti. Come chiesa, dobbiamo domandarci se forse non avremmo potuto prestargli più attenzione e più affetto e se forse non lo abbiamo lasciato troppo solo quando è stato ingiustamente criticato, attaccato, offeso e maltrattato da tante parti, a volte con molta cattiveria. E’ un esame di coscienza che in questo tempo di Quaresima dobbiamo fare.


Chiedo ancora a tutti di pregare intensamente per la Chiesa di cui siamo parte. Preghiamo perché questo popolo di Dio al quale senza alcun nostro merito apparteniamo, viva il particolare e nuovo attuale momento, come occasione per rinnovare la propria fede nel suo Capo, Maestro e Signore Gesù Cristo.


Dispongo infine che dal primo di marzo prossimo, in ogni chiesa della Diocesi si elevino quotidianamente suppliche al Signore perché ci voglia concedere nel più breve tempo possibile un nuovo Papa che sia in tutto e per tutto secondo il suo cuore: intelligente e santo, compassionevole nella carità, saldo nella fede, forte nella speranza.


San Miniato, 13 febbraio 2013, Mercoledì delle Ceneri


 

13-02-2013