200 anni dalla morte di Napoleone

Una mostra dedicata al legame tra Napoleone e la città di San Miniato

La Redazione

Provengono dal patrimonio della Diocesi alcuni dei cimeli che entreranno a far parte della mostra «Noi & N.», dedicata al legame tra Napoleone e la città di San Miniato.

L’esposizione, che sarà inaugurata al Conservatorio di S. Chiara il prossimo 29 giugno – data non scelta a caso, ma legata alla visita che il generale francese – durante la vittoriosa campagna d’Italia del 1796 – fece all’anziano zio sanminiatese, il canonico Filippo Buonaparte – è stata presentata lo scorso 5 maggio, in occasione del duecentesimo anniversario della morte di Napoleone.

Alla presentazione, svoltasi nello stesso Conservatorio di S. Chiara, sono intervenuti il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, l’assessore alla cultura Loredano Arzilli e il nostro vescovo monsignor Andrea Migliavacca. Non ha potuto essere presente, per un impegno dell’ultimo momento, il direttore dei Musei Civici Lorenzo Fatticcioni, che curerà la mostra insieme a Luca Macchi.

Per l’occasione, l’artista Giuliano Giuggioli ha donato al Comune di San Miniato un’opera pittorica che raffigura l’arrivo di Napoleone in città accolto dallo zio canonico. Era stato proprio grazie allo zio prete che il giovanissimo Napoleone aveva ottenuto le patente di nobiltà per essere ammesso, vent’anni prima, al prestigioso Collegio Militare di Brienne. Questi storici legami sono stati sottolineati anche dal vescovo Andrea che ha ricordato come il ramo sanminiatese della famiglia Buonaparte abbia dato alla Diocesi, nel 1622, il suo primo reggente: il canonico Andrea Buonaparte. Monsignor Migliavacca ha poi concluso il suo intervento con una battuta: «Ma San Miniato acquisisce importanza grazie a Napoleone o è vero il contrario?».