Cultura

Tre nuovi libri su San Miniato

di Antonio Baroncini

Chi conosce la città di San Miniato nella sua storia culturale, religiosa ed architettonica non può non attribuirle la targa di «città di studio, di civiltà, di sapienza». È una targa idealmente creata, ma certo corrispondente alla realtà. La chiesa cittadina ha occupato il primato di chi ha tracciato culturalmente la storia di San Miniato e la ricchezza non è racchiusa solamente nelle opere d’arte o nelle chiese più o meno adorne di tele e monumenti ma anche e soprattutto nella letteratura, raccolta in un numero illimitato di libri. In questo ultimo periodo l’Amministrazione comunale e la Fondazione Istituto Dramma Popolare, hanno pubblicato tre volumi interessanti e stimolanti sulla storia della città e di chi ne ha determinato il suo evolversi sociale. In un primo libro «Antico San Miniato» di Mario Rossi Locci, l’autore ci fa ripercorrere il passato, gustare ancora le vecchie tradizioni, illustrando e commentando tutto il patrimonio artistico e culturale della città, costituito da palazzi, piazze, vicoli, sontuose chiese, caratteristici conventi, inseriti in un contesto naturale in cresta al colle tra discese e salite, piccole ma faticose.

Non mancano immagini della vita sociale, durante il mercato settimanale, nelle processioni, nei colloqui giornalieri delle signore. «Senza questa memoria – scrive il nostro vescovo Andrea nella presentazione – non potremmo vivere con maturità il nostro tempo, i luoghi dell’oggi». In un secondo volume, «San Miniato e le sue terre», attraverso un insieme di fotografie scattate da amatori e da ottimi professionisti, l’Amministrazione Comunale ha cercato di realizzare una raccolta di verità paesaggistiche di un territorio che “non finisce mai di stupire”, scoprendo angoli nascosti che rischiavano di restare sommersi dallo scorrere del tempo e dalla non conoscenza. Le fotografie invitano a un viaggio alla scoperta di una città e dei paesi limitrofi in cui ogni particolare evoca storia, arte, tradizioni passate, ma ancora vive, con aspetti naturalistici che ti spingono alla contemplazione della bellezza. Il terzo volume, «San Miniato negli anni del primo conflitto mondiale» a cura di Andrea De Blasio, realizzato con il contributo del Consiglio regionale della Toscana, è più complesso, più narrativo, riportando alla luce, nella loro originalità, storie di uomini e di donne nell’epopea della Grande Guerra. Riassume la storia di un brutto periodo non tanto lontano, quando il fragore del cannone e delle bombe rompeva il silenzio e creava terrore e morte. La storia non è solo ricordo ma è soprattutto magistra vitae. «È in questa luce anzitutto, scrive il vescovo Andrea, che si colloca il presente volume che vuole consegnare il racconto di come le vicende della Prima Guerra Mondiale si siano intrecciate con il contesto e la gente sanminiatese».

Gli atti pubblici descritti, le storie raccontate, le foto riportate, richiamano memorie belliche disastrose e ci invocano a costruire sempre la pace non solo depositando le armi ma nell’edificarla nel nostro cuore. Un bellissimo capitolo della S.lla Maria Enrica Monaco è dedicato alla funzionale organizzazione di mezzi e di uomini e donne che le Infermiere Volontarie della Croce Rossa riescono a mettere in campo in aiuto agli ammalati e nei conflitti bellici in soccorso ai feriti, assistendo i medici negli ospedali mobili. È un libro di memorie, come lo definisce Francesco Fiumalbi, e nello stesso tempo è un profondo, sincero riconoscimento a tutti i caduti delle guerre ed un inno al loro sommo e “sacro” sacrificio, affinché non venga mai dimenticato, ma sempre ricordato, come ispiratore di pace e di fraternità tra i popoli.