Editoriale

Sanità e santità

di Francesco Fisoni

È risaputo che in guerra la scienza procede ad ampie falcate. I conflitti sono infatti un volano poderoso per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie. Così come nei frangenti emergenziali, nei tempi di ristrettezza e penuria, l’agire umano inforca le ali e guadagna, come non mai, in creatività.

In questo periodo di isolamento obbligato, quarantena e quasi coprifuoco, parroci e sparuti accoliti al seguito, hanno fatto acrobazie per far arrivare Messa e liturgie quaresimali in tutte le case e su tutti gli smartphone. Se la gente non va a Messa, la Messa va dalla gente. Abbiamo così assistito a Messe feriali con oltre 100 contatti Facebook stabili. Ci sarebbe da gridare al miracolo, dato che non accade mai di vedere cento persone a una messa feriale. Un nostro collaboratore ci raccontava di aver condiviso sulla sua pagina la diretta streaming della celebrazione eucaristica della sua parrocchia e di essersi accorto che a seguirla insieme a lui c’erano “contatti Facebook” che han sempre fatto preclara professione di agnosticismo, se non addirittura ateismo: «Sembra di cogliere – mi diceva – una misteriosa fame di senso in tutto quello che ci sta accadendo, quasi un bisogno “carbonaro” di Dio». E così, tra un microfono avvicinato in camera, un riverbero da smorzare, un’inquadratura da aggiustare, i nostri parroci sono diventati cineoperatori e tecnici del suono, acquisendo velocemente anche una certa padronanza spazio-scenica per non sforare dall’inquadratura della telecamera fissa.

Che dire?! Giorni terribili e meravigliosi sono questi, di marasma e pandemonio che ci costringono in un territorio in cui è raro avventurarsi: il nostro mondo interiore, un planisfero dove interi settori recano ancora la scritta che campeggiava sulle antiche carte geografiche: “hic sunt leones”.

Abbiamo allora una grande occasione. Con scienza e un pizzico di disciplina interiore, possiamo trasformare la nostra obbligata clausura, in un luminoso itinerario verso Dio. Una specie di grande portale ascetico 4.0. E se a qualcuno fosse venuta una sorta di “nostalgia canaglia” per il chiostro, che in fondo abita il cuore di ogni uomo (anche se non lo sa), siamo qui per ricordare che accedervi è semplice: basta andare sul sito della Diocesi o sulla pagina Facebook «Diocesi di San Miniato – Comunicazioni». Trovate il post dal titolo «Messe e funzioni dalla diocesi in diretta». Qui sono linkate Messe feriali e festive. Potrete recitare il rosario con Marti e fare adorazione eucaristica con Fucecchio. Via crucis o devozione alla Divina Misericordia con Santa Maria a Monte e compieta da Lazzeretto, ecc.

Senza dimenticare la lectio del vescovo al mercoledì. Tutta la diocesi concorre a questo monastero virtuale. Le Messe sono celebrate senza concorso di popolo, ma sembra davvero di essere più uniti di prima. Buona santificazione e sanificazione.