Pastorale Familiare

Retrouvaille: un salvagente per matrimoni in difficoltà

di Donatella Daini

Il vostro matrimonio è in crisi? State per separarvi? Non riuscite più a capirvi e vi sentite freddi, soli e distanti? Retrouvaille vi può aiutare. Tranquilli, non è uno spot pubblicitario ingannevole come ce ne sono molti in giro, ma è una risposta seria a problemi veri che molte coppie hanno specialmente in tempi come questi, dove velocità e fretta sono le parole d’ordine, lasciando così poco spazio alla comprensione e all’empatia che invece richiedono tempo e calma.

Mario e Serena sono una delle tante coppie che in Italia seguono i matrimoni in crisi per conto dell’associazione Retrouvaille che la scorsa domenica nell’Auditorium Meliani di Ponsacco hanno affrontato questo argomento. Era il penultimo appuntamento della serie di conferenze sulla famiglia organizzate dall’unità pastorale di Casciana Terme e dalla Diocesi di San Miniato, dove Federica Gorini ha fatto gli onori di casa e Valeria Galleschi ha introdotto l’argomento. Retrovaille è nata in Canada negli anni 70 ed è approdata in Italia nel 2002 grazie alla Cee.

Retrouvaille è una parola francese che significa ritrovarsi, è un’associazione cattolica e non un movimento ed è una speranza concreta per tante coppie che diversamente come alternativa, fra l’altro continuamente proposta dai mass-media, avrebbero solo la separazione e il divorzio, infatti chi si avvicina a questo percorso può avere buone aspettative perché Retrouvaille riesce a risolvere il 70% circa dei casi. Mario e Serena hanno raccontato la storia del loro matrimonio. «Ho conosciuto Serena a 29 anni, in quel periodo della mia vita diffidavo delle donne confessa Mario – e soprattutto pensavo che questa sarebbe stata una storiella come tante, poi mi sono accorto che Serena era profonda e affidabile». «Quando ho incontrato Mario racconta Serena – mi sembrò serio e intelligente, ma anche scontroso, mi chiese di sposarlo ed io ero felice». «Ero molto possessivo – continua Mario – e mal sopportavo la sua adorazione per il padre. Serena non cedeva e affermava le sue ragioni con forza, di conseguenza io lasciavo cadere il dialogo. Dopo la nascita della figlia, non mi schieravo mai dalla sua parte e mi tuffai a capofitto nel lavoro». «Fin da subito capii che il mio matrimonio non era idilliaco spiega Serena – volevo dimostrargli che ero brava in casa e nel lavoro, ma lui era assente, eravamo polemici e il nostro matrimonio non andava come speravo». «Serena mi propose di partecipare ad un incontro con Retrouvaille ed io accettai. Da allora mi sono riavvicinato alla fede – ha sottolineato Mario – e dopo tanti anni le cose sono cambiate». «Partecipando al programma ho scoperto un Mario che non conoscevo – ha ammesso Serena – e ho capito che anche io dovevo cambiare atteggiamento». Per una coppia che desideri intraprendere questo cammino, la prima cosa da fare è una telefonata ad un centralino che per la Toscana è: 346-2225896. Ma attenzione, le telefonate devono essere due, una del marito e una della moglie e separatamente. Durante questa telefonata si fissa un appuntamento per un weekend che inizia con la cena di venerdì fino al pranzo della domenica. I luoghi dove si svolgono questi incontri sono vari, di solito sono strutture parrocchiali che hanno lo spazio per dare vitto e alloggio a queste coppie. Durante questo fine settimana si ascolta e si prega e si impara a comunicare.

L’incontro, gestito da altre coppie che hanno fatto il percorso di Retrouvaille e da un sacerdote, fa capire come il processo di ascolto, perdono, comunicazione e dialogo sono strumenti fondamentali nella riconciliazione per recuperare un rapporto di coppia duraturo, anche dopo il tradimento e la separazione. Nei casi in cui il matrimonio è in crisi per problemi psichiatrici o di droga, allora l’associazione saprà indirizzare le persone verso seri professionisti. Il post weekend che inizia la settimana successiva è un percorso di 12 incontri settimanali dove si approfondisce ciò che si è imparato nel weekend. Infine esiste un gruppo di sostegno denominato Co.Re (continuare retrouvaille) che si svolge una volta al mese e durante il quale le coppie possono portarsi dietro i figli. Le crisi matrimoniali possono avere varie cause come la mancanza di comunicazione efficace e di dialogo, delusioni, aspettative infrante, scelte di vita che non convergono più, influenza della famiglia di origine nel rapporto di coppia, infedeltà commessa o subita, problemi di dipendenza da droghe, alcol, o dipendenza da gioco, mantenere interessi e abitudini che escludono il coniuge come si facesse una vita da scapoli, pur essendo sposati. I costi per seguire questo iter sono minimi, prima di partire si deve fare un bonifico di 150 euro a coppia per coprire le spese vive: pernottamento di 2 notti, quattro prime colazioni e 8 pasti, il pacchetto intero costerebbe 450 euro, ma per il resto ognuno pagherà quanto e come potrà. Il concetto che si impara in questo percorso è che l’amore è una decisione, un impegno, mentre invece i sentimenti sono la parte emotiva che ci aiutano ad avere una comunicazione empatica, a fermarsi e guardare negli occhi il proprio partner quando racconta un problema che lo assilla, quindi a concederci del tempo, senza fretta, anche a costo di qualche disguido domestico.

Retrouvaille è una comunità cattolica internazionale di discepoli impegnati a continuare nella guarigione dei loro matrimoni ma è aperta a tutte le coppie sposate, anche se appartenenti a religioni diverse, oppure atee, o sposate civilmente o conviventi con figli, insomma è aperta a tutti e accoglie tutti con rispetto e senza giudicare. A ben pensare questo metodo potrebbe essere utile e quindi applicato anche al mondo del lavoro, dove spesso si vivono contrasti e conflitti che ci feriscono e che inevitabilmente danneggiano la produttività dei lavoratori. Perché in fondo, ciò che rende felice ogni essere umano è sentirsi capito e compreso dagli altri, in altre parole: accolto.