COMUNICAZIONE

Rassegna Diocesana di Cori Parrocchiali 2018

«Cantare la speranza cristiana»

Come ogni anno la Commissione Diocesana per la Musica Sacra organizza una rassegna che vedrà esibirsi in quattro appuntamenti diversi cori che operano in ambito liturgico nelle parrocchie della nostra diocesi. La manifestazione, giunta alla sua ventisettesima edizione, quest’anno avrà come filo conduttore il tema della speranza: «Cantare la speranza cristiana». Il programma di ogni coro dovrà pertanto comprendere almeno un canto dedicato a questo specifico argomento. Le date e i luoghi della rassegna sono stati così stabiliti: Sabato 24 febbraio, ore 21.15 nella Chiesa della Trasfigurazione a San Miniato Basso, per il primo Vicariato. Sabato 3 marzo, ore 21.15 nella Chiesa Arcipretura di  Ponsacco, per il secondo Vicariato. Sabato 10 marzo, ore 21.15 nella Chiesa Collegiata di Santa Croce sull’Arno, per il terzo Vicariato. Sabato 17 marzo, ore 21.15 nella Chiesa Collegiata di Fucecchio, per il quarto Vicariato. Ogni coro potrà eseguire un programma di 10 minuti, comprendente un canto sul tema proposto della speranza cristiana. Ogni direttore o responsabile di coro dovrà provvedere a comunicare via mail entro il  2 Febbraio la sede scelta, i titoli e gli autori dei brani, il nome del direttore, dell’organista e di altri strumentisti che potranno intervenire. Mentre si avvicina il traguardo dei trent’anni per la rassegna diocesana rinnova  la consapevolezza del significato pastorale e di evangelizzazione che la musica ha nelle nostre chiese. Come scrive il maestro Carlo Fermalvento: «I nostri cori non sono associazioni di persone che portano avanti solo ed esclusivamente un valore in riferimento alla musica, ma hanno a cuore e come obiettivo compiere dei gesti d’amore verso la santa liturgia e, attraverso una parola che diventa canto, aprire una porta d’accesso verso la contemplazione dei santi misteri. Cantare in coro significa dunque anche combattere l’individualismo e favorire lo sviluppo e la stabilità dei legami tra le persone, e questo ha un’importanza pastorale notevole se l’obiettivo è curare la mistagogia e la pedagogia del pregare insieme in modo da favorire la maturazione di un cammino spirituale, elaborando un linguaggio cristiano ed ecclesiale».