Comunicato Stampa

Nessun “compromesso” sui laici cattolici impegnati in politica

Comunicato stampa

DIOCESI DI SAN MINIATO
Ufficio Comunicazioni Sociali e Cultura – Ufficio Stampa
Coordinamento giornalistico: Fabrizio Mandorlini
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In merito a quanto oggi pubblicato su “La Nazione” edizione di Pontedera

Nessun “compromesso” nelle parole del Vescovo Fausto
sui laici cattolici impegnati in politica

Non c’è nessun compromesso nelle parole del Vescovo Fausto in merito al suo pensiero sui laici cattolici impegnati in politica. Anzi la sua parola è chiara e precisa. Circa l’apprezzamento di cui parla il vescovo, esso è rivolto indistintamente ai cattolici di qualsiasi parte politica che si impegnano nella ricerca sincera del bene comune e alla loro buona fede. L’intervista che La Nazione ha pubblicato, per esigenze di spazio solo in parte, se può dare alito a possibili interpretazioni, non lo è nella sua versione integrale che è disponibile da oltre dieci giorni sul sito della diocesi e di cui ne riproponiamo alcuni passi.

Mons. Tardelli, in merito al rapporto tra vescovi e laici cattolici che si sforzano di mediare in coscienza tra i principi “non negoziabili” e la concretezza dei problemi nel contesto di una società pluristica, spiega che “questi vanno certamente apprezzati e gli va riconosciuto il merito di un impegno dentro la realtà che è via importante della testimonianza della speranza cristiana”. “Per questo – sottolinea il vescovo – vorrei che sentissero la vicinanza di tutta la Chiesa, anche quando nei loro confronti si leva qualche critica”. “Nello stesso tempo però – precisa mons. Tardelli – è necessario rendersi conto che non è tutto negoziabile, non è tutto contrattabile. A volte occorre fermarsi e pure questo è parte integrante della responsabilità civile di una coscienza autenticamente cristiana. S. Tommaso Moro, patrono dei politici, ci è maestro”.
E per spiegare al meglio il concetto il vescovo cita ciò che dice al riguardo la Congregazione per la Dottrina della fede in una ‘nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica’ DEL 2002. Dice la Nota: ‘Quando l’azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora l’impegno dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, infatti, i credenti devono sapere che è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona. E’ questo il caso (di varie, n.d.r.) leggi civili …… e della tutela e promozione della famiglia, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale…”.

Il vescovo Fausto aggiunge poi un caso particolare già contemplato del resto nell’Enciclica di Giovanni Paolo II del 1995 ‘Evangelium vitae’ al n.73: ‘Un particolare problema di coscienza potrebbe porsi in quei casi in cui un voto parlamentare risultasse determinante per favorire una legge più restrittiva’. in alternativa ad una legge più permissiva già in vigore o messa al voto. Simili casi non sono rari..’..Nel caso ipotizzato, quando non fosse possibile scongiurare o abrogare completamente una legge (ingiusta, n.d.r.) un parlamentare, la cui personale assoluta opposizione (alla questione, n.d.r.) fosse chiara e a tutti nota, potrebbe lecitamente offrire il proprio sostegno a proposte mirate a limitare i danni di una tale legge e a diminuirne gli effetti negativi sul piano della cultura e della moralità pubblica. Così facendo, infatti, non si attua una collaborazione illecita a una legge ingiusta; piuttosto si compie un legittimo e doveroso tentativo di limitarne gli aspetti iniqui.’

Quindi, in sintesi, apprezzamento per tutti coloro che si impegnano in politica per la loro disponibilità a mettersi a disposizione per servizi e incarichi di pubblica utilità per la società, apprezzamento per i cattolici laici impegnati in politica, chiarezza sulla posizione da tenere. Senza compromessi sui “valori non negoziabili”.