Riflessioni

Maria Maddalena, donna della Resurrezione

di Giulia Taddei

Maria di Magdala è una donna molto interessante perché donna completamente laica e legata al mondo, che aveva fatto uso del suo corpo in maniera impura, lo aveva contaminato, lo aveva offerto a tanti uomini che ne facevano richiesta. Ebbene proprio lei è la prima ad andare al sepolcro a cercare l’Amore vero, quello che non chiede niente in cambio. Il giorno della resurrezione è il giorno della ritrovata ricostruzione dell’Uomo che attraverso la morte e resurrezione di Gesù Cristo ricompone se stesso, ritrova la sua perduta unità. Tale rinascita viene vissuta da questa donna nello splendido racconto dell’evangelista Giovanni (Gv 20,1-18).

Maria di Magdala era una donna che voleva guarire, voleva ritrovarsi nel corpo e nell’anima, aveva bisogno di essere ricomposta e sapeva e credeva che ciò avrebbe potuto farlo solo l’Amore, per questo corre al sepolcro, perché sa che quello è il giorno della vera guarigione e lei, vedendo il Signore Risorto, risorgerà con Lui. È una donna che cerca il Signore, cerca la verità, niente di quello che ha sperimentato le basta, le ha dato dignità o felicità.

È pronta a tutto pur di incontrarlo, pur di vederlo, pur di essere presente al momento. Desidera toccarlo, fare esperienza di Lui perché vuole riacquistare la sua vera dignità, la sua vera vita. Il Signore, infatti, il suo Signore la chiama per nome e lei gli risponde «Rabbunì» ovvero «Maestro». Questo è un momento decisivo per Maria e lo è per tutti noi: essere riconosciuti e valorizzati ognuno nella propria dignità e diversità, come donne e uomini nella Chiesa. Maria di Magdala offre a tutte le donne una grande possibilità, ci fa vedere che Gesù non fa differenze: la chiama per nome e le riconosce una precisa identità, dandole la straordinaria possibilità di trovare il suo carisma e il suo ministero.

Le donne devono attingere molto da questa donna, non devono sentirsi estranee o emarginate in questa Chiesa. Questo sarebbe profondamente antievangelico e rappresenterebbe un impoverimento delle potenzialità per la vita ecclesiale attuale e futura. Il racconto di Giovanni dove una donna, Maria di Magdala, arriva al sepolcro diventando la prima testimone della resurrezione di Cristo non è una lezione da poco. È l’ennesimo insegnamento paradossale di Gesù, che sceglie di affidare il primo annunzio della resurrezione ad una donna.