Quella "mamma" che non si vede

Lo scambio di auguri della Curia con il Vescovo

la Redazione

Non si riflette mai abbastanza su un fatto: se il Vescovo è in grado di svolgere al meglio il suo ministero episcopale, è perché per lui lavora una complessa macchina fatta di uffici pastorali, giuridici, economici, caritativi, di segreteria, beni culturali, comunicazione…

Tutto questo è la Curia vescovile, dove lavorano persone che con spirito di servizio spendono le loro competenze e i loro talenti affinché il vescovo svolga al meglio il ministero di pastore a cui il Papa lo ha chiamato.

È la Curia che mette il vescovo nella condizione di conoscere le situazioni di necessità e disagio, dove come presule è chiamato a intervenire. È la Curia che organizza gli eventi, che cura le relazioni con il mondo della società civile e permette al vescovo di portare la sua parola dove serve. Non esisterebbe insomma azione del vescovo senza la sua Curia.

E allora potremmo dire che una Curia è un po’ come una “mamma” per il suo vescovo. E se è vero che il pastore deve prendersi cura del suo gregge, è anche vero che il gregge deve avere cura estrema per il suo pastore.

Anche quest’anno, come da tradizione, il vescovo Andrea ha ricambiato gli auguri natalizi agli uffici curiali ringraziando tutti i suoi collaboratori per il prezioso servizio svolto nell’ultimo anno. Con l’occasione, monsignor Migliavacca, ha anche donato ai collaboratori una raccolta di meditazioni sui vangeli del Natale scritte da Charles de Foucauld.

A nome di tutta la Curia, grazie vescovo Andrea!