È disponibile online (link sottostante) e in curia in formato cartaceo il sussidio curato da Mons. Morello Morelli, sulla Lettera agli Efesini per la lectio biblica dell’anno pastorale 2020-2021. Riportiamo di seguito la presentazione di Mons. Vescovo.
Nelle settimane del lock-down, le settimane della quarantena, anche le parole si sono rarefatte.
Tante iniziative che stavamo vivendo, vari progetti, la possibilità di vivere nell’incontro le nostre relazioni si sono bruscamente e improvvisamente interrotte e una atmosfera di sorpresa e di preoccupazione ci ha avvolti.
Anche tante iniziative ecclesiali, come la catechesi, la benedizione delle famiglie, la celebrazione dei sacramenti del battesimo e della cresima, l’Eucaristia con la comunità, la visita pastorale sono stati impediti per settimane. E anche le celebrazioni vitali della Pasqua sono state vissute “a distanza”.
C’è una parola però che non è venuta meno in quelle difficili settimane… la forza della Parola di Dio.
L’abbiamo ascoltata in tanti, nelle nostre case, spiegata quotidianamente dal Papa nella messa mattutina; essa è stata diffusa attraverso tante iniziative parrocchiali, attraverso i mezzi social, con dirette facebook e youtube, insieme alla preghiera della Messa, del rosario, della adorazione; anche da casa mia ho proposto un appuntamento settimanale per ascoltare la Parola del Signore e scoprire le case dove ha sostato Gesù, per gustare che anche a casa nostra era possibile l’incontro con Lui… tramite la Parola.
Gli Atti degli Apostoli ci testimoniano che “la parola di Dio cresceva e si diffondeva” (Atti 12,24) e questo anche nel tempo della persecuzione e della dispersione dei cristiani e degli Apostoli. È testimone di questo Paolo: nell’incontrare la persecuzione egli non si ferma, ma si avventura per nuove strade della missione, sfidando intemperie, pericoli di mare e di terra e la Parola di Dio si diffonde e fruttifica.
Così è stato anche per noi nei giorni del lock-down, un tempo, forse, in cui la Parola di Dio si è diffusa e ha operato in mezzo a noi con una forza e una capacità contagiosa che non conoscevamo ancora con tali dimensioni, efficacia e capillarità.
Abbiamo sperimentato che la Parola di Dio fa vivere, consola, abita la preghiera, apre alla solidarietà e alla speranza. La Parola di Dio ci edifica come comunità, come Chiesa. Essa non è mancata nei mesi scorsi, con abbondanza ci è stata donata e ci ha accompagnato. Con noi è stata la Parola, il Verbo, Cristo stesso.
A questa Parola desidero, come vescovo, affidarvi nuovamente, come fece Paolo nel suo saluto a Mileto (Atti 20, 32): “Vi affido al Signore e alla Parola della sua grazia che ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati”.
Desidero che la nostra comunità diocesana sia in ascolto della Parola e che da essa scaturisca un cammino discepolare per tutti noi.
Tante saranno le occasioni che avremo per gustare la Parola, anche attraverso i social, come già abbiamo sperimentato.
Siamo affidati alla Parola attraverso vari strumenti e iniziative, anche parrocchiali, e tra queste si offre il presente sussidio biblico.
Con questo libro mons. Morello Morelli, Vicario generale, ci offre una accurata e approfondita presentazione della lettera di Paolo agli Efesini. In questi anni don Morello, a cui va la mia gratitudine, ci sta accompagnando a conoscere il testo e il fascino degli scritti di Paolo e anche per questo nuovo anno pastorale ci arricchisce con una ulteriore conoscenza dei testi dell’Apostolo.
È questo uno strumento completo, documentato, agile, dinamico. Esso può servire per la preghiera personale, per momenti di ascolto biblico comunitario, per l’accompagnamento dei nostri gruppi. Le domande al termine di ogni capitolo ci aiutano ad accogliere e contestualizzare la Parola, in modo che possa operare in noi e nelle nostre realtà.
Mi auguro che le parrocchie, le associazioni e i movimenti facciano tesoro di questo lavoro e lo scelgano come strumento di preghiera e di confronto.
Buona lettura! Con Paolo abbiamo una guida sicura, con lui siamo accompagnati a ritrovare la centralità di Cristo nella nostra Chiesa e a metterci in cammino come Chiesa in missione, Chiesa in uscita.
+ Andrea Migliavacca
San Miniato, 6 settembre 2020