Natale del Signore - "In tempo di Covid"

Le omelie del Vescovo

+ Andrea Migliavacca

Omelia della Messa della Notte

Ma dove sarà finito San Giuseppe?

Il vangelo che abbiamo ascoltato ce lo presenta in viaggio: “Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme…”.

Papa Francesco quest’anno ha invitato tutti i cristiani a ritrovare in Giuseppe un patrono, un amico, un testimone di Dio… E’ il padre di Gesù, qui in terra… E ci chiama, il papa, tutti noi, ad incontrare Giuseppe, per lasciarci condurre da lui a vedere Gesù, a vederlo nato in quella grotta: Maria “diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”.

Andiamo anche noi allora a Betlemme, a vedere quel bambino nato, come fanno anche i pastori in quella notte che, ci racconta il vangelo, prima timorosi, poi pieni di gioia accolgono l’annuncio di quella nascita e l’invito ad andare a vederlo: “troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.

Allora…, Giuseppe non può mancare; anche nel nostro presepio l’abbiamo collocato ben bene vicino a Maria e a Gesù bambino; è perfino una bellissima statuina…

Andiamo anche noi a Betlemme, lasciamoci guidare da Giuseppe. » Leggi tutto


 

Omelia della Messa del Giorno

L’antica Basilica della Natività a Betlemme, probabilmente l’unica rimasta del tempo bizantino, trasformata poi in basilica crociata e poi con i rinforzi addossati alla facciata che originariamente aveva tre portali di ingresso, si presenta oggi con una piccola porticina, l’unico passaggio, l’unico ingresso della facciata per entrare nella basilica che ricorda la natività di Gesù.

Questa porticina, l’unica rimasta dei tre portali di ingresso originari, è stata ridotta a queste piccole dimensioni per impedire che si potesse entrare a cavallo nella basilica, considerati i tempi passati e le campagne di conquista dei luoghi santi. Essa è chiamata porta dell’umiltà.

Il pellegrino che arriva a Betlemme e desidera ancora oggi entrare nella basilica e poi scendere nella grotta per venerare il luogo della nascita deve chinare il capo e abbassare la schiena per poter entrare e ammirare poi l’ampiezza e la grandiosità della basilica, oggi resa ancor più splendente dal recupero e dal restauro degli antichi mosaici e delle colonne. » Leggi tutto