Mons. Andrea Migliavacca

 

X Andrea Migliavacca

Del clero della Diocesi di Pavia,
nato a Pavia il 29 Agosto 1967,
è stato eletto Vescovo di San Miniato il 5 ottobre 2015.
Consacrato Vescovo nella Cattedrale di Pavia
il 9 dicembre 2015,
ha fatto ingresso nella Diocesi di San Miniato,
domenica 20 dicembre 2015, IV di Avvento.
Eletto Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro 
il 15 settembre 2022.
Amministratore Diocesano di San Miniato
sino al 27 novembre 2022 in cui ha fatto il suo ingresso
nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Dal 27 novembre, nominato Amministratore Apostolico di San Miniato fino all'ingresso del Vescovo Giovanni Paccosi, suo successore in questa sede avvenuto in data 26 febbraio 2026.

 


Breve biografia
S.E. Mons. MIGLIAVACCA è nato a Pavia il 29 agosto 1967. Originario di Binasco (MI) egli ha conseguito il diploma delle medie superiori presso l'Istituto di ragioneria "Bordoni" di Pavia. Entrato nel Seminario diocesano nell'anno 1986, ha frequentato gli studi in preparazione all'ordinazione sacerdotale, che ha ricevuto il 27 giugno 1992, incardinandosi nella diocesi di Pavia.
Negli anni 1992 al 1996 è stato alunno del Pontificio Seminario lombardo in Roma, dove ha conseguito la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1996.


Curriculum Vitae
Andrea Migliavacca è nato il 29 agosto 1967 a Pavia e, dopo essere stato alunno del Seminario vescovile di Pavia nel quale ha frequentato i corsi teologici dello Studio teologico del Seminario, è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1992 nella Cattedrale di Pavia.
Dal 1991 al 1995 è stato alunno del Pontificio Seminario Lombardo in Roma; nel tempo della permanenza romana, insieme agli studi, ha svolto il servizio di Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Roma 122 e di aiuto domenicale presso la parrocchia Gesù Divin Maestro in Roma.
Al termine degli studi a Roma don Andrea ha conseguito, nel 1996, il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, con una tesi dal titolo: "La confessione frequente di devozione. Studio teologico-giuridico sul periodo fra i Codici del 1917 e del 1983", diretta dal padre Card. Urbano Navarrete.


Incarichi pastorali

  • Dal 1996 al 1999 Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Pavia 2 e dal 2000 Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Pavia 1
  • Dal 1996 Docente di diritto canonico presso lo studio teologico del seminario e l'Istituto superiore di scienze religiose di Pavia-Vigevano
  • Dal 1996 al 1997 Collaboratore pastorale presso la parrocchia di S. Genesio ed Uniti
  • Dal 1997 al 1998 Amministratore parrocchiale della parrocchia di S. Genesio ed Uniti
  • Dal 1997 Vice cancelliere vescovile
  • Dal 1997 al 2008 Assistente ACR e del settore giovani di Azione cattolica diocesana
  • Dal 1997 Giudice del Tribunale ecclesiastico regionale Lombardo
  • Dal 1997 al 2007 Vicario giudiziale aggiunto della diocesi e dal 2007 Vicario giudiziale diocesano
  • Nel 1998 Amministratore parrocchiale della parrocchia di Albuzzano
  • Dal 1999 Segretario del XX Sinodo diocesano (conclusosi nel 2002)
  • Dal 1999 al 2010 Responsabile del servizio per la pastorale giovanile e gli oratori
  • Dal 1999 al 2001 Assistente regionale del settore giovani di Azione cattolica
  • Dal 2001 al 2003 Assistente unitario dell'Azione Cattolica diocesana
  • Dal 2001 Rettore del Seminario diocesano
  • Dal 2001 Direttore del Centro diocesano vocazioni
  • Dal 2005 al 2012 Docente di religione presso la scuola paritaria Liceo classico "S. Giorgio"
  • Dal 2007 Assistente diocesano per la consulta dei laici
  • Dal 2012 Canonico del Capitolo della Cattedrale
  • Dal 2014 Docente di diritto canonico presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale
  • Al momento della nomina a Vescovo di San Miniato era membro del collegio dei Consultori e del Consiglio presbiterale diocesano
  • Membro della redazione della Rivista Quaderni di diritto ecclesiale e del Gruppo italiano docenti di diritto canonico
  • Dal 2019 Membro del Collegio per l’esame dei ricorsi presso la Congregazione della Dottrina della Fede
  • Dal 2019 Delegato CET per la Pastorale del Tempo Libero Turismo e Sport e per la Pastorale della Salute
  • Dal 21 giugno 2021, membro del Tribunale della Segnatura Apostolica
  • Dal 29 settembre 2021, Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI e membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi
  • In data 15 Settembre 2022, eletto Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
  • In data 27 novembre 2022 ha preso possesso della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ed è nominato Amministratore Apostolico di San Miniato.

Indirizzo email di Mons. Vescovo: vescovo@diocesisanminiato.it

Indirizzo: Piazza Duomo, 2 - 56028 - San Miniato (Pi)
Telefono: Curia:0571 418071; Abit.: 0571 418114.

Addetto alla Segreteria Vescovile: Sig. Andrea De Blasio
E-mail Segreteria Vescovile:segreteriavescovile@diocesisanminiato.it


LETTERA APOSTOLICA PER LA NOMINA EPISCOPALE
DI MONS. ANDREA MIGLIAVACCA

Francesco Vescovo, Servo dei Servi di Dio, al diletto figlio Andrea Migliavacca, del clero della Diocesi di Pavia, finora Rettore del Seminario Diocesano, Vicario Giudiziale e Canonico del Capitolo della chiesa Cattedrale, eletto vescovo di San Miniato: salute e apostolica benedizione.

Occupando come successore la sede del beato Pietro, abbiamo desiderato provvedere alla diocesi di San Miniato, resasi vacante dopo la nomina del venerato fratello Fausto Tardelli a vescovo di Pistoia; avendo avuto il parere favorevole della Congregazione dei Vescovi, pensiamo di fare cosa buona se affidiamo la detta Diocesi alle tue cure, diletto figlio, che sei provvisto delle giuste doti e dell’esperienza pastorale. Pertanto, con la Nostra Autorità Apostolica, ti nominiamo vescovo di San Miniato, con tutti i diritti e gli impegni che questo ministero comporta.
Ti concediamo di ricevere l’ordinazione episcopale da un qualsiasi vescovo cattolico fuori di Roma, nell’osservanza delle norme liturgiche e dopo aver premesso, secondo i sacri canoni, la professione di fede cattolica e il giuramento di fedeltà verso di Noi e i Nostri Successori.

Stabiliamo, inoltre, che questa Lettera sia resa nota al clero e al popolo della stessa Diocesi: li esortiamo affinché ti accolgano con gioia e ti seguano con animo devoto.

Per te, infine, diletto figlio, con la protezione della Beata Vergine Maria e l’intercessione dei santi martiri Genesio e Miniato, chiediamo i doni dello Spirito Paraclito: con il loro aiuto tu possa pascere con grande carità il gregge a te affidato, facendo memoria delle parole di sant’Agostino:” Se avrai la carità, avrai tutto; senza la carità nulla ti gioverà, qualunque cosa tu abbia” (Trattato su san Giovanni 32,8: PL 35, 1646).
La pace di Cristo sia sempre con te e con questa carissima comunità ecclesiale dell’amata regione Toscana.

Roma, presso san Pietro, 5 ottobre 2015,
anno terzo del nostro pontificato

Francesco


STEMMA EPISCOPALE

 

Blasonatura

Mantellato rialzato: nel primo, d’oro alla croce di S. Andrea di legno al naturale; nel secondo, d’azzurro alla cometa d’oro di sei raggi ondeggiante in sbarra; nel terzo, di rosso al cesto d’oro contenente cinque pani dello stesso crocettati di nero, sostenuto da un pesce curvo rivoltato d’argento posto in fascia e sinistrato da altro pesce d’argento uscente in banda.
Motto: “Maestro dove abiti?” in lettere maiuscole di nero caricato su cartiglio esterno al naturale.

Commento

Lo stemma di Mons. Andrea Migliavacca è costituito dallo scudo e dagli ornamenti ad esso esterni, che sono i tradizionali contrassegni della dignità vescovile: il cappello verde dal quale pendono dodici nappe del medesimo colore, sei per parte disposte in tre ordini; la croce d’oro con un solo braccio trasverso accollata allo scudo ed emergente nella parte alta e nella punta; essa è ornata di cinque gemme rosse, che ricordano le cinque piaghe di Gesù crocifisso e manifestano dun que come la croce non sia solo semplice contrassegno di dignità ma anzitutto lo strumento della salvezza.

La forma stilizzata degli ornamenti e del cartiglio è simile a quella dello stemma di S. Ecc. Mons. Giudici ed è questo un atto di omaggio e di devozione di Mons. Migliavacca nei confronti del Vescovo Giovanni con il quale egli ha per anni collaborato e che gli trasmette con la sacra ordinazione la pienezza del sacerdozio.
Il cartiglio ai piedi dello scudo contiene la frase evangelica “Maestro dove abiti?”, ossia la richiesta rivolta a Gesù (Gv 1, 38)  e attribuibile a S. Andrea, che fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato.
Questo motto riassume l’atteggiamento personale e pastorale di mons. Migliavacca: mettersi alla ricerca del Signore e comunicare agli altri questa fondamentale esperienza di fede. Lo scudo è stato costruito con elementi che sviluppano il messaggio trasmesso dal motto.
Esso è diviso in tre parti da due linee che partendo dal centro del lato superiore, si divaricano e curvano simmetricamente verso i due lati per terminare nella loro metà inferiore. Questa suddivisione si chiama “a mantello rialzato”, perché ricorda il petto di una persona che porti un mantello sollevato ai fianchi (ad es. il sacerdote quando indossa il piviale i cui lembi vengono sostenuti ai suoi fianchi da due diaconi).
Nella parte centrale, sul campo d’oro spicca la croce di S. Andrea, rappresentata non come mera figura convenzionale araldica, ma nel suo aspetto di strumento del martirio di questo apostolo, ossia sotto forma di due pali lignei decussati. S. Andrea  è il santo di cui Mons. Migliavacca porta il nome ed è anche patrono del Seminario di Pavia, dove il Vescovo è stato rettore per  14 anni; ed è pure il modello dell’atteggiamento pastorale del Vescovo, come abbiamo ricordato a proposito del motto.
Nel la parte dello scudo che l’araldica considera di destra  (quello a sinistra di chi guarda), è raffigurata una stella cometa  che ondeggia nel cielo azzurro. Essa ricorda la stella che guidò i Magi nella loro tenace e faticosa ricerca di Gesù, e dunque l’atteggiamento di ricerca del Signore da parte dell’uomo, suggerendo che questo cammino necessita della luce che viene dall’alto, che illumina le tenebre e aiuta a dirigere i propri passi nella giusta direzione. È la luce della grazia e della parola di Dio, “lampada sul nostro cammino” (cf. Sal 118, 105).
Nel terzo campo, di colore rosso, si vede un canestro con cinque pani e due pesci.  Queste figure evocano il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci operato da Gesù che con queste semplici e poche vivande sfamò una folla numerosa (Gv  6, 4-13). Pani e pesci vennero dati a Gesù da un ragazzo, segnalatogli proprio dall’apostolo Andrea (v. 8), e questo piccolo discepolo mise nelle mani di Gesù tutto quello che aveva in quel momento per sfamarsi: con questo suo dono rese possibile il miracolo. Anche da questo episodio evocato nello stemma traiamo  l’insegnamento che la sequela di Gesù ci richiede sacrificio, affidamento a lui di noi e di tutto quello che è nostro, e questo non ci impoverisce ma arricchisce noi e gli altri. La tradizione vuole che questo anonimo ragazzo del Vangelo fosse Siro, divenuto poi vescovo di Pavia, diocesi della quale egli è oggi il patrono principale, e la cui festa coincide con la data dell’ordinazione episcopale di mons. Migliavacca.
I colori azzurro e rosso presenti nello scudo, espressamente voluti da mons. Migliavacca, evocano il ricordo del Gruppo scout Agesci Pavia 1, del quale egli fu per anni assistente.