San Miniato - Restauri

Il restauro della scalinata del Santissimo Crocifisso

Ufficio Beni Culturali della Diocesi di SanMiniato

La Diocesi di San Miniato con la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e Crédit Agricole Italia si sono resi protagonisti del recupero di uno dei monumenti più significativi della città: la scalinata del Santuario del Santissimo Crocifisso. Fu progettata con la chiesa nel 1705 dall’architetto fiorentino Anton Maria Ferri per l’allora Vescovo della nostra diocesi Giovanni Francesco Maria Poggi.

Le fonti riportano che nella lettera che il Ferri inviò al suo committente illustrò l’idea di collegare il santuario alla strada sottostante costruendo, di fatto, uno scenario architettonico di vasta portata e spettacolare. L’augurio che il progettista auspicava nella missiva era quello di soddisfare il gusto del Poggi. Il disegno evidentemente ebbe successo. La sua costruzione realizzò un episodio urbano nuovo che ruppe con il tessuto architettonico medievale cittadino, sostituendo il naturale declivio collinare con una gradinata sulla cui sommità si erge la chiesa pensata con schemi e modelli prospettici propri della tradizione urbanistica rinascimentale rivisitati in chiave barocca. Le cinque rampe formate da centodue gradini circa, sono in pietra arenaria grigia del tipo del macigno. Ventiquattro pilastrini in pietra reggono il corrimano in ferro. Le scale si appoggiano su pareti in travertino scolpite a bugnato.

La superficie lapidea era caratterizzata da disgregazione, esfoliazioni, formazioni di tasche e numerose fessurazioni con la diffusa presenza di colonie algali e licheniche oltre a numerose erbe infestanti cresciute nei giunti fra gli elementi. Al centro della parete centrale in una nicchia si trova la statua marmorea di Cristo, opera di Francesco Baratta datata 1723. Ai lati due angeli in terracotta un tempo recanti buccine in bronzo, opera di Luigi Pampaloni del 1867.

Il recupero, affidato alla competenza di Massimo Moretti titolare della Ditta «Restauro Lapidei» di Lucca, ha interessato anche queste sculture.

A causa delle restrizioni provocate dalla diffusione del Coronavirus l’inaugurazione del restauro con il Vescovo Mons. Andrea Migliavacca, il Presidente della Fondazione Antonio Guicciardini Salini e Massimo Cerbai Responsabile Direzione Regionale Toscana di Crédit Agricole sarà programmata non appena possibile.

Nel frattempo si rinnova la profonda gratitudine per la sensibilità verso la tutela del patrimonio storico artistico diocesano a Crédit Agricole e Fondazione Cassa di Risparmio.