Santa Croce sull’Arno

I festeggiamenti di Santa Cristiana

di Gabriella Guidi

All’inizio di questo 2020 il triduo di preparazione alla festa della Beata Cristiana da Santa Croce è stato affidato al nuovo parroco don Donato Agostinelli e all’arcivescovo di Siena monsignor Augusto Paolo Lojudice. Il primo ricordava come Cristiana, in una vita contemplativa, abbia riproposto un ruolo importante della donna nella società e nella Chiesa: un ruolo unitivo, di amore e partecipazione. Il vescovo di Siena, da parte sua, rifletteva sulla scelta della vita monastica come vita saggia, la «parte migliore» scelta dai santi.

La Messa del transito della Beata, all’alba del 4 gennaio, si è tenuta in una chiesa gremita di fedeli raccolti in un eloquente silenzio di devozione e preghiera. Alla Messa solenne del giorno il nostro vescovo monsignor Migliavacca, alla presenza del sindaco di Santa Croce, del sindaco di Montefalco e del Presidente del Consiglio Regionale, ha parlato dei «cercatori di Dio» in ogni circostanza della vita: siamo alla ricerca quando accogliamo la vita in ogni sua stagione dalla nascita al suo tramonto. «Anche nell’esperienza del lavoro, dell’impegno quotidiano – ha sottolineato il vescovo -, siamo tutti cercatori di Dio, ci impegniamo per una vita operosa e giusta. Le nostre monache, – ha aggiunto – con la loro presenza, sono delle grandi e costanti cercatrici di Dio. La beata Cristiana cercava la testimonianza dei santi, di coloro che erano vicini a Dio e che donavano la loro vita per Dio. Chi cerca Dio nella preghiera lo cerca anche nella vita fraterna, nel costruire relazioni di pace e fraternità; ci aiuta a cercare Dio, l’amore è capace di dare vita alla vita».

Nel pomeriggio c’è stata la consueta processione con l’immagine della Santa per le strade del paese. La giornata di festeggiamenti si è conclusa con la Messa vespertina presieduta da padre Giuseppe Pagano O.S.A., che ricordava che il Signore fa grandi cose con piccole creature. Un invito a mantenere un atteggiamento di semplicità, mettendo sempre al centro Dio come fulcro delle nostra esistenza, tenendosi lontano da ciò che ci allontana da Lui. Un senso di libertà dal proprio individualismo ha consentito a Cristiana di fondare il monastero: dimensione della condivisione e della comunione. Una comunità di Dio deve esprimere la bellezza scelta sia essa consacrata a Dio o nella vita matrimoniale. I festeggiamenti si sono conclusi il pomeriggio del 6 gennaio con l’arrivo dei Magi per tutti gli adulti e i bambini di Santa Croce.