ARTICOLO

Giornata Mondiale delle Vocazioni

IV Domenica di Pasqua - Domenica del Buon Pastore

 La domenica del Buon Pastore, 22 aprile, apre una settimana dedicata in modo speciale alla preghiera per le vocazioni. La nostra Diocesi, giovedì prossimo, accoglierà il dono di tre nuovi lettori, i seminaristi Tommaso Giani e Marco Paoli, che si preparano al sacerdozio, e il candidato al diaconato permanente Nicola Gentili. Il conferimento del lettorato avverrà a San Miniato durante la Messa celebrata dal Vescovo in San Domenico alle ore 21,15. Un momento di particolare grazia che si connette alla 55a Giornata di Preghiera per le Vocazioni che si celebra in tutto il mondo. In questa occasione, la Chiesa italiana, per ispirare il suo cammino vocazionale, si è affidata ad uno slogan biblico: «Dammi un cuore che ascolta» (1Re 3,9). Questo 2018 poi è anche l’anno del Sinodo generale dei Vescovi sui «giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Diventa allora duplice l’invito alla riflessione e alla preghiera. Anche il Santo Padre – come ogni anno ha trasmesso un messaggio in previsione di questa ricorrenza. Il cuore del messaggio di Papa Francesco si muove attorno all’invito ad «ascoltare, discernere e vivere la chiamata del Signore». Papa Francesco sottolinea come al centro della nostra vita, ci sia la chiamata alla gioia che Dio ci rivolge e come questo sia «il progetto di Dio per gli uomini e le donne di ogni tempo». Non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati, ma, al contrario, la nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina. «Questi tre aspetti – ascolto, discernimento e vita – scrive il Pontefice – fanno anche da cornice all’inizio della missione di Gesù, il quale, dopo i giorni di preghiera e di lotta nel deserto, visita la sua sinagoga di Nazareth, e qui si mette in ascolto della Parola, discerne il contenuto della missione affidatagli dal Padre e annuncia di essere venuto a realizzarla “oggi”. Non potremo scoprire la chiamata speciale e personale che Dio ha pensato per noi, se restiamo chiusi in noi stessi, nelle nostre abitudini e nell’apatia di chi spreca la propria vita nel cerchio ristretto del proprio io, perdendo l’opportunità di sognare in grande e di diventare protagonista di quella storia unica e originale, che Dio vuole scrivere con noi. Ognuno di noi può scoprire la propria vocazione solo attraverso il discernimento spirituale, un “processo con cui la persona arriva a compiere, in dialogo con il Signore e in ascolto della voce dello Spirito, le scelte fondamentali, a partire da quella sullo stato di vita». Conclude il Papa: «Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore. Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona».