Un’estate piena di speranza:

Concluso il progetto delle «4 del pomeriggio»

di don Armando Zappolini

Scampia, Cinisi, Isola Capo Rizzuto… queste alcune delle mète raggiunte dai giovani dei nostri territori grazie alla Caritas e alla Pastorale giovanile diocesana. Anche quest’anno il progetto si è tradotto in forti esperienze formative di solidarietà, che hanno inciso in modo importante sui vissuti dei nostri ragazzi.

Ll progetto delle «4 del Pomeriggio» promosso da Caritas e Pastorale Giovanile ha visto in questa estate una bella partecipazione di ragazzi e ragazze della nostra diocesi. Il timore che il Covid potesse impedire la realizzazione del progetto, come è avvenuto l’anno passato, è stato superato da una generosa disponibilità ad accogliere (con la dovuta prudenza) l’invito a partire.

Tutti i programmi, eccetto quello di Casal di Principe/Terra dei fuochi, sono stati realizzati. Ha iniziato il diacono Tommaso Giani con la visita a Roma dal 2 all’8 agosto al progetto di Calcio Sociale del quartiere Corviale, una periferia nella quale si stanno attivando tentativi di coinvolgimento dei ragazzi e di socializzazione. La visita ad un campo rom ha segnato in modo particolare l’esperienza dei partecipanti, che hanno potuto anche visitare altri luoghi significativi di resistenza al disagio e all’emarginazione.

La settimana a ridosso di ferragosto è stata quella più intensa, perché ha visto tre esperienze svolgersi in contemporanea in luoghi altamente significativi: don Tommaso Botti a Borgo Mezzanone (Foggia), don Luca Carloni a Isola di Capo Rizzuto (Crotone) e don Udoji con Mimma Scigliano a Cinisi (Palermo). Il degrado e lo sfruttamento lavorativo dei giovani stranieri nelle campagne di Foggia si sono intrecciati con il contrasto alla criminalità organizzata della Calabria e della Sicilia. I terreni che da una parte sono luoghi di schiavitù e di negazione dei diritti diventano – quelli confiscati alle I mafie – luoghi di riscatto e di legalità.

Questo intreccio positivo si è rivelato in modo più efficace quando il gruppo di Borgo Mezzanone ha condiviso gli ultimi giorni di permanenza a Isola di Capo Rizzuto con l’altro gruppo. In ogni esperienza sono stati poi molto efficaci gli incontri con i testimoni, con coloro che esponendosi con coraggio contro le ingiustizie aprono i loro concittadini ad una speranza. È stato bello notare, nei commenti dei nostri ragazzi, la forza che ricevevano dalle parole e dalle storie di vita di coloro che incontravano. Le notizie che ci arrivano dai media infatti portano spesso solo le notizie delle azioni della malavita e delle conseguenti devastazioni dei territori e non ci parlano quasi mai della bella resistenza e della forza di chi in quegli stessi territori costruisce alternative e speranze.

Nella settimana dopo ferragosto è partito il gruppo più numeroso, 15 ragazzi e ragazze di Palaia accompagnate dal loro parroco don Holin, in direzione della Puglia. Il consistente numero dei partecipanti non ha permesso di organizzare il modulo classico delle “4 del Pomeriggio” (un prete, un pulmino e otto ragazzi) e ci siamo organizzati con il treno. Al centro del loro viaggio l’incontro con la figura del vescovo don Tonino Bello ed una bella esperienza in una comunità terapeutica in provincia di Foggia dove oltre alla accoglienza di ragazzi con problema di droga si attivano anche progetti di economia sociale e di prevenzione.

Ultimo viaggio quello di don Tommaso Botti a Scampia presso il progetto della Officina delle Culture promosso da Ciro Corona. Un’esperienza resa particolarmente delicata e significativa dal fatto che quella struttura nella quale dovevano essere accolti aveva subìto pochi giorni prima un attentato incendiario. I nostri ragazzi hanno perciò dato una mano preziosa ai volontari che aiutavano Ciro e rimettere in attività il centro, con un aiuto che non era chiaramente solo materiale ma che è servito a non far sentire soli in questa battaglia Ciro ed i suoi collaboratori.

Agli apostoli che nel Vangelo chiedevano a Gesù dove abitava, Gesù rispose «Venite a vedere». Il nome del nostro progetto è nato da questa risposta di Gesù. Vogliamo offrire ogni anno ai nostri ragazzi ed ai giovani della diocesi la possibilità di incontrarLo nella testimonianza, nella resistenza e nei sogni di chi sceglie di stare dalla parte dei poveri e di vivere il proprio essere Chiesa in una presenza concreta accanto alla fatica delle persone. Mercoledì 15 settembre tutti i partecipanti al progetto condivideranno con il nostro vescovo Andrea nel Centro Madre Teresa di Calcutta di Perignano ciò che hanno vissuto, per farne un patrimonio condiviso. Ogni settimana sulle pagine del nostro settimanale diocesano verrà pubblicato un report di ciascun viaggio e nel prossimo anno pastorale ci saranno occasioni per incontrare in diocesi alcuni dei testimoni che i nostri ragazzi hanno conosciuto.

Il prossimo sabato 9 ottobre sarà con noi Giovanni Impastato in un incontro aperto a tutti. Sarà comunicato quanto prima il programma con tutti i dettagli. Intanto, cominciamo a pensare alle «4 del Pomeriggio» del 2022. Presto usciranno le destinazioni, intanto cominciate a farci un pensiero.