Dalle ore 18 di sabato 1° alle ore 8 di domenica 2 dicembre

Adorazione notturna all’Oasi per l’inizio dell’Avvento

di don Fabrizio Orsini*

Mentre aumenta il numero dei partecipanti all’iniziativa dell’Adorazione Perpetua all’Oasi di Capanne, l’inizio del tempo di Avvento offre l’occasione per una bella iniziativa: l’opportunità di prolungare la preghiera per tutta la notte, dalle 18 di  sabato 1° alle 8 di domenica 2 dicembre. Questa proposta viene a ricordarci che l’Adorazione perpetua dovrebbe abbracciare le 24 ore, ed è questo il fine di questa iniziativa diocesana. Questo momento prolungato di adorazione notturna è un regalo del Signore per stimolarci a camminare insieme, come il nostro Vescovo ci chiede nella lettera Pastorale da poco uscita. Il tempo di Avvento sarà così ancor più periodo di intercessione per tutta la Chiesa, per il Papa, il vescovo, la diocesi e le vocazioni. Per partecipare all’Adorazione perpetua i fedeli possono iscriversi sul relativo profilo facebook o sul sito diocesano, indicando gli orari preferiti per i turni di adorazione, tenendo fermi gli orari già presidiati dalle 18-24 da altri adoratori. Dobbiamo farci aiutare anche dai Santi nel riscoprire le cose belle della nostra vita di fede e prima di tutto come hanno sperimentato l’incontro con il Dio Vivente. Santa Teresa di Calcutta ci ricorda nei suoi scritti perle preziose che ci interpellano: «Nel 1973 la nostra congregazione decise di fare Adorazione. Da quel momento il nostro amore per Gesù è diventato più intimo, il nostro amore reciproco più comprensivo, il nostro amore per i poveri più misericordioso, e abbiamo visto raddoppiare il numero delle vocazioni. Quest’ora di adorazione trascorsa davanti a Gesù non toglie nulla al nostro sevizio. Ci ha avvicinate le une alle altre, ha intensificato il nostro amore verso i poveri, ha reso la presenza di Cristo più viva, più reale, qualcosa che veramente ci unisce. Gesù si è fatto il pane di vita per poter saziare la nostra fame di Dio, il nostro amore di Dio. E poi, per saziare la propria fame del nostro amore, si è fatto affamato, nudo, senzatetto, e ha detto: “Quando lo avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me”. Noi siamo contemplative nel mondo, perché tocchiamo Cristo ventiquattro ore al giorno». Sentiamoci  “chiamati” da Gesù in questa notte, per rivivere l’esperienza con Maria, la Madre che ha atteso il Figlio nel suo grembo e ce lo ha donato. Insieme a Santa Teresa di Calcutta preghiamo per divenire pietre vive di questo “edificio” che è la nostra Chiesa e preghiamo per tutti gli uomini.

*Coordinatore responsabile della Adorazione Eucaristica Perpetua diocesana