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Addio professore

La Stella Maris ricorda il prof Pietro Pfanner

Addio a Pietro Pfanner, “papà” della Fondazione Stella Maris. E’ il titolo con cui i giornali toscani hanno annunciato la scomparsa, all’età di 86 anni, del professore a cui si deve la nascita dell’Istituto di Calambrone. Professore ordinario di Neuropsichiatria infantile all’Università di Pisa, per decenni Direttore Scientifico della Stella Maris, Pietro Pfanner è stato anche Direttore per molti anni della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Pisa e della Scuola di Specializzazione per Insegnanti di Sostegno, docente coordinatore del Master universitario di Psicopedagogia delle Disabilità con sede a Lucca. Discendente di una storica famiglia lucchese, con la sua morte sparisce una parte importante della medicina e della scienza italiana e internazionale per la cura del bambino con disturbi psichiatrici. 

Vivo resta il suo ricordo nella “sua” Stella Maris. “ Ho conosciuto il Prof. Pietro Pfanner – dichiara avv. Giuliano Maffei, Presidente della Fondazione _ , nostro fondatore bemerito, negli ultimi anni della sua missione di Scienza e di Amore in Stella Maris. Mi ha sempre colpito la sua capacità di saper rappresentare con grande intelligenza, entusiasmo e stupore ogni argomento scientifico, culturale, umano o spirituale. Con questo suo modo così elegante ed autorevole, faceva percepire a tutti l’importanza ed il senso delle cose. Un vero Maestro carismatico che ha avuto il privilegio di poter donare a tanti bambini e famiglie provenienti da ogni parte d’Italia, una migliore qualità della vita ed una Speranza. Grazie Professore per ciò che ha fatto, sono contento di averla conosciuta. Continueremo la sua opera nelle strade che ci ha indicato con i valori che ci ha trasmesso.“

Il ricordo di un allievo diventando anche lui punto di riferimento scientifico di rilievo: Giovanni Cioni, ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell Università di Pisa, e Direttore Scientifico  della Stella Maris.

“Come tanti medici, psicologi, colleghi di altre professioni, studenti che volevano cambiare il futuro dei bambini affetti da disturbi del sistema nervoso, sono venuto a Pisa da un altra città e da un altra università, per studiare con il Prof.Pfanner, all Istituto Scientifico Stella Maris, da lui fondato più di 50 anni fa e fatto diventare il più grande Ospedale per la Neuropsichiatria Infantile del nostro paese _ ricorda – . Sono stato poi tra quelli che ha avuto la fortuna di poter restare al suo fianco per tanti anni, apprezzando ogni giorno di più il suo rigore scientifico, il suo impegno sociale per l uomo, i suoi continui riferimenti alla cultura, di cui era colmo grazie ai suoi studi e alla sua curiosità per la filosofia, la musica, la letteratura. Era capace di entusiasmarsi per le novità della ricerca e di entusiasmare i suoi allievi, ma anche di grande misura ed equilibrio. Le lezioni che ci lascia sono tante e grande la responsabilità di continuare nel suo nome il difficile compito della ricerca e della cura dei tanti bambini ed adolescenti che giungono presso il nostro Istituto”. 

Il dr. Roberto Cutajar, Direttore Generale del IRCCS,  ha vivo il ricordo del professore ora scomparso: “Ho avuto la ventura di collaborare col prof. Pfanner nella gestione della Fondazione Stella Maris nei miei primi cinque anni di incarico di direttore generale dell’IRCCS, tra il 2003 ed il 2008. Era un momento un po’ difficile per l’Istituto non solo per alcune importanti difficoltà nel bilancio, ma anche perché la situazione richiedeva alcuni cambiamenti fondamentali nella strategia. Da una parte v’era la necessità di introdurre degli elementi di aziendalizzazione in un settore specialistico dove la relazione umana col bambino è una componente fondamentale dell’intervento, dall’altra occorreva rivisitare le intese con la Regione sulle attività di ricerca, assistenza e formazione, modernizzandone gli obiettivi strategici, guardando avanti almeno per i successivi 15 anni.  In questa opera fu fondamentale per me la vicinanza del prof. Pfanner. Il suo continuo richiamo ad una visione ‘globale ed olistica’ del bambino, dove la puntuale conoscenza neurobiologica della mente infantile deve sempre coniugarsi con l’essenza unica della sua soggettività, è stata per me un faro luminoso anche nelle decisioni più meramente di tipo tecnico-gestionale. Questo vero e proprio amore per il bambino si attualizzava in ogni occasione della vita quotidiana nell’Istituto. La sintesi dei questo importante processo storico si concretizzò nel nuovo Protocollo d’intesa con la Regione toscana firmato nel 2005, momento di passaggio dopo i primi 50 anni della Fondazione, di cui il professore ebbe ad incarnare la migliore sintesi di una tradizione valoriale forte con una visione fortemente anticipatoria del futuro. La soddisfazione che egli espresse per le nuove vie della Stella Maris che si disegnavano nel nuovo Protocollo d’Intesa, ci dette l’intima sicurezza che stavamo procedendo nella direzione giusta, quella della salvaguardia della salute psichica del bambino inteso come persona. Grazie professore per il suo sostegno umano e scientifico in quegli anni un po’ difficili. Personalmente, non la dimenticherò mai!”